FIFTH LESSON OF NEW TRAINING COURSE AT CPIA IN BOLOGNA (ITALY)
On Monday, March 5, we met again in CPIA to discuss about religious freedom. We had as guest Fabrizio Mandreoli, professor at Theological School in Bologna and director of inter-religious dialogue office .
He divided the students in four groups and invited them to believe some words around three areas: religion, violence, freedom.
Every group reported about his words and we wrote the words on the blackboard. We started from the question: “Why did you choose these words?”
It has been a very useful debate: according to most of the students, freedom, not violence, is attribute of religion: a religious person must respect the others in their difference.
Lunedì 5 Marzo ci siamo incontrati al CPIA insieme a circa trenta studenti provenienti da tre corsi differenti per discutere di libertà religiosa.
Stavolta era nostro ospite Fabrizio Mandreoli, docente alla Facoltà teologica dell'Emilia Romagna e direttore dell'Ufficio per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Bologna.
Fabrizio Mandreoli ci ha proposto una strategia semplice e accattivante per innescare il dibattito su temi così complessi: gli studenti si sono divisi in quattro gruppi, a ognuno dei quali sono stati consegnati alcuni post-it e l’invito a reperire alcune parole chiave riferite a tre differenti temi: religione, violenza, libertà.
Dalla lettura che ognuno dei gruppi ha fatto delle parole e delle associazioni, che sono state scritte alla lavagna, e dalla domanda “Perché avete scelto queste parole?” è scaturita una discussione estremamente costruttiva e di grande spessore che ha coinvolto gli studenti.
L’idea generale su cui alla fine gli studenti hanno convenuto è quella di una religione che, oltre a rafforzare un’identificazione positiva di se stessi e del proprio gruppo di riferimento, rafforzi la capacità di vedere l’altro nella sua individualità e nei suoi bisogni di essere umano. Al contrario, la violenza religiosa è vista come un’affermazione di se stessi basata su un malinteso senso di superiorità e sul bisogno di prendere potere sull’altro. Nell’idea di religione come “compassione” rispetto all’altro non può non essere inclusa la necessità di accettare l’altro nella sua differenza, e quindi la libertà religiosa.
Il prossimo lunedì, 12 Marzo, ci riuniremo per discutere di diritto al lavoro.